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Fentanil e painkillers: cosa sono? Quali rischi comportano? Cosa fare per tutelare la propria salute? Di questo parlerà l’incontro formativo e di confronto organizzato da Area 15 e dall’ Unità di Strada Bologna, servizi che Open Group Coop. Soc. gestisce per conto del Comune di Bologna e di ASP Città di Bologna. L’evento, realizzato insieme a Guida la notte –  Beat Project, servizio del Comune di Bologna gestito da La Carovana Coop. soc. in collaborazione con il Centro Studi Donati, si terrà giovedì 6 febbraio alle 17.30 nella Sala Contiero in via S. Sigismondo 7/a, Bologna.
Un evento aperto a tutti per riflettere insieme su quali sono i pericoli legati al consumo ma anche quali le azioni da compiere in caso di emergenza o di overdose.
Parteciperanno all’incontro Marco Battini, del coordinamento regionale Unità di Strada e Guido Pelletti del Laboratorio di Tossicologia Forense, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna. Modera l’incontro Federico Lacche, direttore di Libera Radio.

Il fentanil è un oppioide sintetico usato in medicina come analgesico forte o per l’anestesia.
In alcuni paesi il fentanil e i suoi derivati vengono usati per adulterare e tagliare l’eroina o in sostituzione di altri analgesici: negli Stati Uniti nel 2017 hanno causato la morte di più di 30.000 persone. Queste sostanze sono ancora poco conosciute in Italia, ma gli operatori che lavorano nei servizi di riduzione dei rischi e del danno segnalano anche nel nostro paese una veloce evoluzione di nuovi scenari di consumo e dei mercati illegali correlati.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il progetto di self checking della Regione Emilia-Romagna e dell’Azienda USL di Bologna al quale partecipano i Servizi territoriali per le dipendenze patologiche (SerDP) e le Unità di strada della Regione. Si tratta di un kit gratuito di autoanalisi da effettuare direttamente sulla sostanza o sull’urina. La striscia diagnostica permette di rilevare in modo rapido 12 varianti di fentanil, incluse le più diffuse. L’eventuale risultato positivo dell’analisi può essere caricato, in forma totalmente anonima, su una piattaforma online per permettere il monitoraggio della presenza della sostanza creando una rete di segnalazioni.
È un progetto innovativo che si basa su un approccio pragmatico diretto a proteggere e tutelare la salute pubblica creando un’alleanza tra diversi soggetti e, contemporaneamente, rintracciare l’eventuale presenza di una sostanza ad altissimo rischio.

progetto Self-checking: www.selfchecking.it

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